Durante l'estate del lontano 1975 venne disputata la FT Clipper Race, una interessante quanto songolare regata oceanica: quando i clipper navigavano dall'Inghilterra all'Australia con il loro preziosissio carico, la velocità era davvero essenziale.
Il record della traversata da Londra a Sydney via Capo di Buona Speranza, distante circa 13650 miglia, fu stabilito dall'imbarcazione scozzese "Patriarc", che nel lontano 1869 impiegò solamente 69 giorni per completare il percorso.
L'idea di organizzare una regata allo scopo di battere questo record venne formulata dall'Ocean Publications e patrocinato addirittura dal "Financial Times".
Il luogo di partenza e di arrivo fu stabilito a Sheerness, nell'estuario del Tamigi.
La gara era quindi composta da due lunghe tappe con sosta a Sydney. Alla partenza si presentarono solamente quattro imbarcazioni.
In realtà per la tappa di ritorno da Sydney a Sheerness via capo Horn, di 12730 miglia, si iscrisse un quinto equipaggio.
I quattro yacht che il 31 agosto 1975 si presentarono alla partenza di questa sfida furono l'inglese "Great Britain II" di 23,5 metri condotto da un equipaggio militare britannico, 1'italiano "CS e RB II Basnelli" di 20 metri condotto da Doi Malingri, l'olandese "The Great Escape" di 16,8 metri con skipper Henk Huisman e il francese "Kriter II" di 22,2 metri governato da O. de Kersauson.
Nella tappa di ritorno si unì a loro l'australiano "Anaconda" di 24,4 metri condotto da Josko Grubic.
I britannici vinsero entrambe le tappe, sia dal punto di vista del tempo reale sia in tempo compensato e, con 67 giorni e 5 ore all'andata e 66 giorni e 22 ore al ritorno, stabilirono il nuovo record, anche se in misura minima.