I primi raduni di barche classiche e d'epoca si svolgono nel Mediterraneo durante gli anni ottanta, e l'Italia, attraverso la formazione di una bellissima flotta di barche d'epoca, assume un ruolo da vero protagonista.
L'inizio ha luogo nel 1982 a Porto Cervo dove il primo raduno di barche d'epoca è vinto dall'"Agneta" dell'Avvocato Agnelli; nello stesso anno si costituisce l'A.I.V.E. l'Associazione Italiana Vele d'Epoca.
La passione per queste affascinanti imbarcazioni contagia molti armatori, che improvvisamente si mettono alla caccia di ogni sorta di barca anticha di tutte le dimensioni, e dopo un accurato restauro le fanno tornare in regata.
L'Associazione cresce fin da subito e riunisce la maggior parte della flotta mediterranea: organizza raduni e perfeziona un proprio regolamento di stazza.
Ben presto l'esempio italiano viene ripetuto in Francia, in Spagna e nel Principato di Monaco: a questo punto il Mediterraneo rappresenta l'epicentro dello yachting classico, il mare preferito da velisti e armatori per incontrarsi e confrontarsi, oltre che per navigare.
Lo yachting classico è oggi un movimento culturale a tutti gli effetti: il raduno di Imperia è tuttora il più grande tra quelli riservati agli scafi d'epoca.
Oggi l'A.I.V.E. conta numerosi iscritti e imbarcazioni, e la sede operativa si trova presso lo Yacht Club di Genova.
Lo scopo di questa associazione è principalmente la valorizzazione degli scafi progettati in passato; la ricerca e alla conservazione delle tradizioni nautiche e della loro storia connesse alla costruzione di imbarcazioni; la creazione e il mantenimento di una biblioteca in cui conservare i piani costruttivi e velici di tutte le imbarcazioni censite.
Grazie a questo impegno e all'organizzazione di raduni e regate, l'A.I.V.E. è oggi un punto di riferimento fondamentale per tutti gli appassionati che ancora oggi amano e mantengono le imbarcazioni storiche pronte a regatare.